I 7 fari piĂč incantevoli della Croazia
La Croazia, con la sua lunghissima costa affacciata sul Mar Adriatico, ospita alcuni dei fari più affascinanti al mondo. Queste strutture imponenti, spesso arroccate su isole isolate o su rupi scoscese, guidano i naviganti da secoli. Non sono soltanto punti di riferimento per chi va per mare, ma anche finestre sulla ricca storia marittima della Croazia.
L’eredità dei fari croati
La costa adriatica conta oltre 100 fari, ciascuno con una storia e un’architettura peculiari. Alcuni hanno sfidato il tempo, altri sono stati rinnovati per offrire servizi moderni. Oggi molti di questi fari propongono un connubio unico tra fascino storico e comfort contemporaneo.
Abbiamo selezionato per voi l’elenco dei 7 fari croati più maestosi, molti dei quali sono anche disponibili in affitto.
Faro di Struga: il guardiano dei coralli

Situato a Lastovo, al centro del versante meridionale dell’isola, Struga guida i naviganti che entrano nella baia di Skrivena Luka. Il faro fu costruito nel 1839, a 70 m di altezza, sul ciglio di una scogliera, e regala una vista davvero splendida.
Sul lato settentrionale del capo, le pinete celano spiagge e calette appartate, mentre il paese di Lastovo dista 10 km. Come molte isole della regione di Dubrovnik, Lastovo e la sua natura incontaminata offrono moltissimo da esplorare.
Questo luogo è noto per il ritrovamento del più grande ramo di corallo dell’Adriatico, quindi è un ottimo punto per lo snorkeling.
Veli Rat: la lanterna svettante
Tra i fari più riconoscibili spicca il Veli Rat sull’isola di Dugi Otok (regione di Zara). La "torre" del faro sbuca all’improvviso dalla fitta pineta che ricopre l’isola. Con i suoi 42 metri è il faro più alto dell’Adriatico.
Fu costruito nel 1849 e, secondo la leggenda, le sue mura furono spalmate con migliaia di albumi per renderle più resistenti al vento e al mare. Nel cortile si trova una piccola cappella di San Nicola, patrono dei marinai.
A testimonianza del suo fascino, il faro ha sempre avuto un guardiano e per quel posto esisteva persino una lista d’attesa.
Palagruža: l’isola delle leggende

Il faro di Palagruža fu costruito nel 1875 sul piccolo isolotto omonimo, nel cuore del Mar Adriatico, tra le coste italiana e croata, ed è tecnicamente parte della regione di Spalato. È l’isola croata più lontana, lunga appena 1.400 m, larga 300 e alta 90. Il modo migliore per raggiungerla è da Komiža, sull’isola di Vis. Sulla sua sommità venne edificato il faro. L’edificio, imponente per dimensioni e per la pietra impiegata, fu concepito per mostrare la potenza dell’Impero austroungarico, poiché all’epoca segnava il confine dell’impero ed era dunque la prima cosa che si scorgeva navigando lungo la costa.
La leggenda vuole che qui sia sepolto l’eroe greco Diomede, e alcune ricerche archeologiche sembrano avvalorare il racconto.
Sušac: l’isola dei contrasti
Anche questo faro porta il nome dell’isola su cui sorge. È circondato dall’immensità del mare aperto. La casa in pietra a piano terra fu costruita nel 1878 sul punto più alto dell’isola, a 100 m, sopra una scogliera. L’isola era però ben conosciuta anche prima, come attestano siti e resti archeologici.
Gli unici abitanti di Sušac sono i guardiani del faro e talvolta un pastore che vi conduce le sue pecore per la particolare erba dell’isola. Provate a immaginare la vita di un guardiano del faro in questo luogo.
Nota curiosa: nella parte settentrionale dell’isola si trova un lago di acqua marina, raggiungibile dal mare immergendosi attraverso una grotta.
Host: l’omaggio inglese

Il faro di Host è probabilmente una delle prime immagini che accolgono i visitatori quando il traghetto o lo yacht si avvicina all’isola di Vis. Situato appena fuori dal centro di Vis, questo isolotto e il suo faro prendono il nome dall’ufficiale inglese Sir William Host, che nel 1811 partecipò a una battaglia nelle vicinanze. In quello scontro tra inglesi e francesi, Sir Host fu, naturalmente, il vincitore.
Prišnjak: la porta delle Kornati
Prišnjak è un faro costruito nel 1886 sull’isolotto omonimo, che guida i naviganti all’ingresso dell’arcipelago di Murter. L’isolotto è di per sé sorprendente, poiché è ricamato da un “merletto di pietra”, i muretti che lo suddividono in piccoli appezzamenti agricoli.
Navigando in queste acque, non perdete l’occasione di visitare anche il Parco Nazionale delle Kornati, a sole 6 miglia nautiche.
Porer: la sfida della costa istriana

Il faro di Porer stupisce per la sua posizione su un isolotto omonimo. Questa bellezza in pietra si trova a 2,5 km dalla costa dell’Istria e dal borgo di Premantura, ed è circondata dal mare aperto. Fu costruito nel 1833, un’impresa quanto mai ardua se si considerano le condizioni meteo-marine e l’ambiente così severo.
La trasformazione contemporanea: fari come rifugi di lusso
Molti fari della Croazia hanno subito una profonda trasformazione, diventando strutture ricettive di pregio. Questi edifici restaurati offrono un connubio unico tra storia e comfort moderni, consentendo agli ospiti di rivivere il passato mentre godono di dotazioni contemporanee.
In conclusione
I fari croati sono molto più che semplici ausili alla navigazione. Sono simboli del ricco patrimonio marittimo del Paese, testimoni silenziosi delle storie di marinai, tempeste e del tempo stesso. Che siate appassionati di storia, di mare o alla ricerca di un’esperienza di viaggio fuori dal comune, i fari della Croazia promettono un viaggio indimenticabile.